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Pecorelle elettriche

Viviamo in un quartiere di periferia, popolare, con tanti problemi ma proprio per questo ho sempre pensato che i miei bimbi dovessero viverlo, sentirne di esserne parte, conoscere le persone che lo animano ogni giorno e farsi conoscere da loro. Ormai abbiamo tanti luoghi che fanno parte della nostra quotidianeità, dall'edicola di Vincenza che vende giornali da più di 40 anni e che mi chiede tutte le mattine "Oggi dove li porti di bello?", ai bar dove ci fermiamo a far colazione e a far quattro chiacchere con i nonni che alla mattina hanno tanto tempo libero e che, ogni volta, mi chiedono "Tutti suoi signora?", alla bancarella che vende frutta e verdura sotto casa e che ci fa caricare il carretto, al fornaio che ci regala sempre le pizzette, ai vari luoghi di ristoro dove ogni tanto pranziamo ai tavolini, alle pasticcerie dove ci regalano i biscotti, ai mercati rionali e infine le librerie. Una cosa che ho cercato di curare sono, sicuramente, i libri che i bimbi possono trovare nella mia casa e che questi libri li possano toccare, annusare, leggere nei luoghi dove vengono venduti perché le librerie sono posti magici,unici, libro e libertà hanno infatti la stessa radice e sicuramente non a caso. E non a caso, purtroppo, il nostro quartiere è stato testimone di un brutto avvenimento, che ha portato via a tutti gli abitanti del quartiere, e anche ai miei bimbi, un luogo libero, la "Pecora Elettrica". Siamo passati giovedì per lasciare un nostro pensiero, un albero a testimoniare che forse c'è speranza per far rispuntare nuove foglie verdi che, nella brutta stagione, cadono appassite a terra ma in primavera rinascono sempre. Fernando Baez nel suo libro " STORIA UNIVERSALE DELLA DISTRUZIONE DEI LIBRI" scrive: " Non esiste una buona epoca per i libri: o sono perseguitati o si annuncia che la loro fine è vicina. Nessuna epoca ha risparmiato i libri. I memoricidi, i bibliocausti, i censori credono erroneamente che eliminandoli si possa, nello stesso modo, cancellare l’effetto che hanno esercitato sull’identità delle persone. Il memoricidio è stato perpetrato nella Storia come tentativo di dominare gli individui e la società. Esiste un potere simbolico dei libri e delle biblioteche: la storia dell'odio per i libri finisce per diventare una paradossale, rovesciata storia dell'amore per la lettura. Cosa combattono infatti i biblioclasti? Quella trama di relazioni che ogni lettore tesse. Il legame con «lo spirito diabolico del passato», come lo chiamava Goebbels, e quello altrettanto tenace con altri uomini, sentimenti, esperienze e sogni che minaccia l'incontestabilità di ogni realtà e autorità presente."

Ho trovato una frase di Bell Hooks, attivista statunitense, che dice " Una delle istituzioni più sovversive degli Stati Uniti è la biblioteca pubblica".

Proprio per questo bisogna portare i bambini nelle librerie, nelle biblioteche, far amare loro il profumo di quelle pagine scritte perché un bambino che legge non sarà, soltanto, un adulto che pensa ma una persona libera.




 
 
 

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